Venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 18.00 presso Lìbrati. La Libreria delle donne di Padova presenteremo, con l’autrice Nadia Pizzuti, “Iran – La lunga marcia delle donne” che parte dalla storia recente dell’Iran e che ci aiuta a capire il percorso di liberazione che le giovani donne iraniane stanno portando avanti in nome dei propri diritti e per la propria libertà.

L’incontro è organizzato insieme con le Donne in Nero di Padova e vedrà la partecipazione di Nasrin Bijanyar, attivista iraniana dell’UPDI .

Vogliamo ricordare la lotta che moltissime giovani e donne iraniane continuano a portare avanti e a rivendicare i propri diritti, contro la violenza prevaricatrice e oppressiva del regime iraniano.

Sono passati due anni dalla morte di Masha Jina Amini, studentessa curda picchiata a morte dalla polizia morale iraniana per un ciuffo di capelli fuori dal velo, che ha innescato un movimento di rivolta da parte di giovani e ragazze al grido di Donna Vita Libertà, che continua ancora oggi tra mille difficoltà e il silenzio dei governi e dei media. La repressione del regime è stata ed è feroce e ha causato la morte, il ferimento e l’imprigionamento di moltissimi giovani.

Nonostante la brutale repressione del regime iraniano, la protesta delle donne, della società civile iraniana, continua: Non più le gigantesche manifestazioni di piazza, ma tanti piccoli gesti di ribellione. Soprattutto la dimensione femminista del movimento continua: le donne si rifiutano di indossare il velo per strada in un’affermazione di libertà.

«Pensieri e sogni non muoiono. La fede nella libertà e nella giustizia non perisce con la prigionia, la tortura o persino la morte e la tirannia non prevale sulla libertà, anche quando si basa sul potere dello Stato». (Narges Mohammadi, Premio Nobel per la Pace 2023)

Evento facebook: https://fb.me/e/iBBH3SeCF

Nadia Pizzuti è giornalista, cineasta e scrittrice, è nata a Roma nel 1957. Si è laureata in scienze politiche a Bologna e ha studiato cinema a Parigi. Negli anni Novanta ha diretto la sede dell’agenzia ANSA a Teheran, prima corrispondente donna della stampa internazionale accreditata nell’Iran post-rivoluzionario.
Alla fine degli anni Novanta ha scritto e realizzato alcuni cortometraggi con il gruppo femminista romano Una volta per tutte, tra cui Carte false, presentato al Festival internazionale del film femminista di Parigi, e Vicine di casa, dedicato alle donne della ex Jugoslavia. Una sua sceneggiatura, Idillio, ha avuto una segnalazione della giuria al Festival Internazionale Gay e Lesbico di Torino (1996).
Nel 2011 ha lasciato l’ANSA ed è tornata a dedicarsi al cinema, organizzando tra l’altro una rassegna intitolata Cinepioniere, da Alice Guy a Dorothy Arzner alla Casa internazionale delle donne di Roma, poi portata in altre sedi e all’estero.
Nel 2012 ha realizzato il documentario Amica nostra Angela, dedicato alla filosofa femminista napoletana Angela Putino. Il film è stato presentato tra l’altro alla Casa internazionale delle donne di Roma, alla Libreria delle donne di Milano, al Circolo della rosa di Verona e in due rassegne, Funzione guerriera a Reggio Emilia e il festival di cinema Some Prefer Cake di Bologna.
Nel 2015 ha realizzato il documentario Lina Mangiacapre. Artista del femminisimo, su un’altra figura di spicco del femminismo napoletano.
Il film è stato presentato come evento speciale in diversi festival in Italia e all’estero, tra cui Sguardi altrove (Milano), TGLFF (Torino), Films de Femmes (Créteil, Parigi), Astradoc (Napoli), Mostra Internacional de Films de Dones (Barcellona), Festival internazionale di Cinema e Donne (Firenze) e inoltre alla Kinothek Asta Nielsen di Francoforte e alla Woman Made Gallery di Chicago.
Il suo ultimo documentario, Alba Meloni. Stella nelle mie stanze, è dedicato a una partigiana romana.

Nasrin Bijanyar è attivista iraniana dell’UPDI.

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