Sabato 25 Gennaio 2025 alle ore 17.30 presso la Sala F. Bazzi in Via Euganea Treponti Teolo  (Padova)

Recital per la Palestina con testi di autori palestinesi e israeliani a cura delle Donne in Nero

Voci recitanti : 

  • Vasco Mirandola (attore e poeta)
  • Raffaella Poli (lettrice)
  • Manuela Catanzaro (lettrice)

Musiche e Canti: Chiara Patronella

Organizzano Teolo Spazio Comune con Donne in Nero e Centro Pandora di Padova

Aderiscono Anpi sezione Terme Euganee e PD Teolo


Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,

non dimenticare coloro che chiedono la pace. (M. Darwish)

Un popolo muore non solo quando è annientato fisicamente, costretto all’esilio, privato di ogni diritto, ma anche quando la sua lingua, cultura, letteratura, cucina, artigianato e tutto quello che ne costituisce l’identità profonda e millenaria vengono negate.

Il nostro amore per la Palestina è stato in tutti questi anni al centro del nostro pensiero e del nostro agire grazie anche alle relazioni che abbiamo costruito con donne palestinesi e israeliane fin dal 1988, anno in cui a Gerusalemme un piccolo gruppo di donne israeliane reagiscono allo scoppio della prima Intifada, inscenando una protesta verso il proprio governo a favore di un processo di pace. E’ questo l’atto di nascita della rete internazionale delle D.I.N sempre a sostegno del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, alla convivenza pacifica dei due popoli nel rispetto delle risoluzioni dell’Onu.

L’aggravarsi del conflitto dopo il 7 Ottobre scorso ha reso palese ciò che costituì fin dagli esordi il programma sionista: liberare quella terra che il “loro Dio” ha assegnato agli ebrei da presenze estranee, casuali, barbare: i palestinesi. Questo era il senso dello slogan diffuso già dal primo novecento dai sionisti al momento del trasferimento degli ebrei in Palestina: “Una terra senza popolo per un popolo senza terra”.

Le iniziative che, insieme ad altre associazioni pacifiste, abbiamo messo in atto in questi mesi sono nate proprio dal proposito di rovesciare questo slogan dimostrando attraverso testi letterari come l’identità di questo popolo che oggi rischia il genocidio abbia radici profonde. Frutto di un intreccio millenario dei sedimenti che tanti popoli che lì sono vissuti, hanno lasciato.

In un mondo in guerra, che ogni giorno dalla Palestina al fronte Russo Ucraino, al Sudan e negli altri 53 conflitti in atto fa strage di bambini, di vite umane, di dignità, diritti e diritto, di territori e ambienti, in un tempo che sembra essere preda di politiche che affidano il nostro futuro all’aumento degli armamenti illudendoci così che da questi dipenda la nostra sicurezza, noi vogliamo rispondere costruendo sempre e comunque relazioni tra i popoli anche e, soprattutto, se in guerra, affidandoci, per la soluzione dei conflitti, alle istituzioni internazionali tanto faticosamente costruite.


Durante la serata sarà attiva una raccolta fondi per aiutare gli sfollati a Rafah a Gaza tramite l’associazione Gaza Free Style

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